Abbiamo parlato molte volte di terre rare, per la loro grande importanza.Senza il lantanio non avremmo i motori ibridi, senza l’ittrio e il terbio le lampadine a basso consumo, senza il neodimio il disco rigido e gli auricolari.Senza il praseodimio, il samario e il disprosio non avremmo i magneti permanenti fondamentali per l’energia eolica, per auto e biciclette elettriche, per i cellulari e per una infinità di altre cose.Sono gli esoterici nomi delle terre rare, 17 minerali fondamentali per le energie rinnovabili, l’hi-tech, macchinari sanitari e applicazioni militari.Vi rimandiamo anche ai nostri articoli di luglio 2020 per eventuali approfondimenti.Adesso è stato pubblicato anche un interessante e recentissimo libro di Sophia Kalantzakos dal titolo “TERRE RARE” edito da Bocconi editore – pag. 273- con sottotitolo “La Cina e la geopolitica dei minerali strategici”, che vi consigliamo di leggere, se siete interessati a questi temi.La Cina detiene il controllo su questi elementi così importanti e risulta senz’altro avvantaggiata rispetto agli altri Paesi e nei rapporti di forza globali.Il libro aiuta a spiegare questa competizione e questo braccio di forza che tocca aspetti determinanti del nostro vivere quotidiano.

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