Nel 2020 per un giorno ogni quattro, nel Comune di Venezia si è registrato il superamento dei limiti di legge per i valori di Pm10, secondo i dati registrati dalla rete comunale delle centraline di monitoraggio dell’aria gestita dall’Arpav, peggiorando il dato dei superamenti rispetto all’anno precedente.Si tratta di una vera EMERGENZA AMBIENTALE E SANITARIA che neppure le restrizioni anti-Covid hanno stemperato, nonostante una riduzione del 30% nella movimentazione di merci e persone, del 25% nella produzione industriale, e del 10% nell’erogazione di energia elettrica.Che dati avremmo avuto senza queste limitazioni Covid ?In totale, dunque, 88 giornate di aria insalubre.Davanti a questo scenario alcune organizzazioni ambientaliste hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica chiedendo di eseguire tutte le indagini necessarie atte ad individuare eventuali responsabilità amministrative in merito a questa grave problematica sanitaria.E’ giusto che i cittadini per difendere il loro diritto di respirare ” aria non avvelenata” debbano rivolgersi alla Magistratura ?Le Istituzioni preposte, il Comune e la Regione, perchè non intervengono a tutela dei cittadini ?Per Venezia poi, il dispiacere di vedersi allontanare sempre più dal ruolo di città sostenibile.

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